Pinacoteca De Nittis

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smilla_e_la_neve
view post Posted on 5/3/2011, 11:33     +1   -1





Pinacoteca De Nittis

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Barletta - Palazzo Della Marra


La Pinacoteca Giuseppe De Nittis di Barletta ha avuto una storia alquanto travagliata. Ospitata inizialmente nell'ex convento dei Domenicani, in via Cavour, con annessa Basilica di San Domenico, in seguito, dopo la ristrutturazione del Castello di Barletta, trova posto nelle ampie sale della fortezza Federiciana, poste al primo piano. Tuttavia la vicinanza al mare della costruzione pone i quadri a numerosi rischi e così, dopo la ristrutturazione di Palazzo della Marra, la Pinacoteca viene definitivamente trasferita in questa sede il 31 marzo 2007.

La Pinacoteca che accoglie le opere di Giuseppe De Nittis, donate alla città natale dalla moglie Léontine Gruvelle, non è soltanto sede museale, ma rappresenta un ritorno a casa del grande artista che rinnova, dalla Puglia, il dialogo con i protagonisti di uno dei momenti più alti dell'arte dell''800 in Europa. Il percorso museografico parte dall'esperienza con i paesaggi del vero, si sofferma sulle pendici del Vesuvio, si distende lungo il fascino della modernità delle metropoli, Parigi e Londra e svela il lirico intimismo per Léontine e le figure femminili care al pittore barlettano.

La Pinacoteca "Giuseppe De Nittis" di Barletta, è uno dei più importanti luoghi d'interesse artistico in tutta la Puglia.

Situata in via Cialdini, la Pinacoteca contiene al secondo piano tutti i quadri del celebre impressionista barlettano Giuseppe De Nittis. Al primo piano, invece, ospita periodicamente mostre d'interesse internazionale.

Sin dalla metà del 1500, Palazzo della Marra è stato dimora d'importanti famiglie aristocratiche. Prima degli Orsini, passa successivamente alla famiglia della Marra. Questa dona ulteriore splendore ed imponenza alla costruzione, rifacendo la facciata e restaurando le preziose raffigurazioni de La Vecchiaia e de La Giovinezza, che dominano il sontuoso balcone principale insieme alle mensole che lo sostengono. Queste raffigurano mostri, cani e grifi. L'edificio, costruito su tre livelli, vede alle proprie spalle un'elegante corte interna con loggiato e colonne. Nel 1700 il palazzo passa alla famiglia Fraggianni che, nel corso del secolo, si adoperò apportando numerose scelte decorative negli interni. A cavallo tra XIX ed il XX secolo, l'edificio viene acquistato dal mecenate costruttore Donato Ceci, che lo ristruttura completamente salvandolo dall'abbattimento imposto dallo Stato. In seguito Palazzo della Marra viene venduto al demanio statale nel 1958, il quale, dopo lunghi anni d'abbandono, compie la recente opera di restauro architettonico ed artistico dalle Soprintendenze per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico di Bari e Foggia.


 
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